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lunedì 27 settembre 2010

Un piccolo sole portatile, il flash

Un piccolo sole portatile…


In latino <> potrebbe dirsi: <>; ossia: immagine rivelata, <>, <>, <> (come il succo di un limone ) dall’azione della luce.

Roland Barthes (Cherbourg 1915 Parigi 1980), La camera chiara, 1980.


Testi di Mirko Sotgiu e Fabio Liverani


Il flash, o per dirla in italiano: lampeggiatore elettronico
è molto utile e spesso, troppo spesso, sottovalutato… un bel lampo sapientemente dosato per schiarire le ombre sul soggetto a volte fa la differenza fra un buon controluce ed uno pessimo, e non solo, una schiaritina alle ombre con luci molto dure è d’obbligo!


macro_ombrello_per_riflessione_fatto_in_casa_con_piatto_usa_getta_e_carta_argentata_fissato_tramite_nastro_adesivo_o_elastico_ph_fabio_liverani07Usare i flash

I principali metodi di funzionamento dei flash sono 3, manuale, automatico e T.T.L. ( attraverso l’obbiettivo ). Fondamentale nella scelta del flash è la potenza, questa si misura in N.G. (numero guida), più il numero guida è alto, maggiore è la potenza del flash. Il N. G. è riferito ad una pellicola 100 ISO e indica il diaframma da impiegare ad 1 metro di distanza. Se il nostro flash ha un N.G. 16 con una pellicola50 ISO questo diverrà 8, e con una 200 ISO 32. Le fotocamere hanno un tempo di sincro flash, cioè non si può impiegare il flash con tutti i tempi di esposizione presenti, il sincroflash generalmente va da 1\60 di secondo fino ad 1 \ 250 di secondo delle reflex più moderne, ma non tempi più veloci, in quanto l’otturatore sarebbe più veloce del lampo e verrebbe illuminata solo parte della pellicola, o del sensore digitale. Con tempi più lenti non sussistono problemi.




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