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Visualizzazione post con etichetta mare. Mostra tutti i post
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martedì 1 giugno 2010

Un disastro immane...


A memoria non ricordo di un disastro di queste dimensioni, oltre quello della Exxon Mobile. In realtà ne ricordo uno molto vicino fu quello della Haven sulle coste di Cogoleto e Arenzano, uno spettacolo disarmante.... E da quel periodo che mi sono fermamente convinto che si deve far a meno del petrolio, la sua pericolosità per l'ambiente è ingestibile, basta niente per causare disastri di dimensioni incontrollabili come quello che sta accandendo nel golfo del Messico di fronte alle coste della Lousiana. Oramai siamo arrivati al dunque, perchè mai spingersi a 1500m di profondità per estrarre petrolio costosissimo?
La risposta è semplice ma nessuno dei potenti lo vuole comunicare, il petrolio è solo li, tutti gli altri giacimenti sono stati scoperti, altri già esauriti.
Non tutti sanno che il costo del greggio è dettato dalle nuove scoperte di pozzi, serve tutti gli anni un certo numero di nuove scoperte per mantenere il costo e la produzione sotto un certo prezzo. Non appena si dirà "Non si trovano più giacimenti raggiungibili" il prezzo schizzerà come mai abbiamo visto, oggi stiamo semplicemente ritardando questo giorno, si invade prima l'Iraq che galleggia sull'oro nero, poi si trivella sempre più al largo, in pieno oceano. I costi di ricerca e trivellazione saliranno cosi tanto e diventeranno cosi difficili da rendere il greggio più costoso di altre materie prime rare, questo per il semplice fatto che la richiesta è spropositata (pensate solo ai paesi in via di sviluppo). Quindi anche tralasciando il fattore di inquinamento ambientale che il petrolio può causare (e causa) anche uno stupido può capire che non si può certo continuare su questa strada. L'economia delle risorse infinite è increbile... tutto deve sempre crescere e non si pensa mai come deve crescere e se serve davvero che cresca. Mi fermo qui se no questo post diventerebbe chilometrico. Se volete parlarne vi lascio ai commenti.

Se volete tenervi aggiornati sulla situazione della Lousiana, qui c'è il link che vi porta alla webcam collegata al rover che riprende il punto di fuoriuscita del greggio dal pozzo della BP.
E' notizia di ieri che il progetto "Top Kill" non è andato a buon fine, ora proveranno con una "cannuccia". Quando vedi degli esperti che si rivolgono al pubblico e chiedono "diteci che dobbiamo fare, avere idee?", sinceramente non ho parole...

http://www.bp.com/liveassets/bp_internet/globalbp/globalbp_uk_english/homepage/STAGING/local_assets/bp_homepage/html/rov_stream.html#

"Buona" visione.

lunedì 22 marzo 2010

Il Parco Naturale delle 5 Terre, luogo culto della fotografia














Delimitato a levante dalla zona di Tramonti nel comune di La Spezia e a ponente dal comune di Monterosso, nel 1999 nasce il Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Il nome dell’area deriva dalla presenza di cinque paesi arrampicati sulla roccia a picco sul mare, questi sono Monterosso al Mare, Vernazza, Coniglia, Menarola e Riomaggiore.

Gli obbiettivi del Parco nazionale sono la tutela e la salvaguardia del prezioso territorio delle Cinque Terre; un territorio che da secoli è stato modificato dall’uomo che con ogni mezzo ha lavorato la terra modificandone i caratteri morfologici.
Gli uomini di queste cinque terre (i cinque paesi), spinti dalla necessità di trovare nuovi spazi coltivabili in un paesaggio ostico caratterizzato da ripidi pendii, hanno modellato il fianco dei monti creando una intricata rete di terrazzamenti.
Con un faticoso lavoro, durato secoli, oggi il territorio delle Cinque Terre è segnato da 6.729 chilometri di terrazzamenti retti da muretti a secco.
Nel corso degli anni, con il cambiamento degli equilibri socio-economici, queste costruzioni sono state gradualmente abbandonate e l’umanità rischiava di perdere definitivamente una rara bellezza e con essa anche le inimitabili coltivazioni che qui venivano prodotte.

Come Photofarm tutti gli anni organizziamo in Maggio e Ottobre due workshop fotografici dedicati al reportage naturalistico e il paesaggio in queste terre strappate al mare.

Dal 1 al 2 Maggio 2010 Workshop reportage Cinque Terre

lunedì 30 marzo 2009

Quando fa brutto si fotografa!

Il tempo mai stabile di questa stagione fa si che quando ti prendi uno o due giorni per riposarti (e già pure quelli che fanno il mio mestiere si riposano) ti ritrovi in un posto stupendo in piena mareggiata e cielo plumbeo. Con una lieve intenzione di fotografare, ma piuttosto di sentire il profumo del mare, visto che son sempre in montagna, ad un certo punto sono stato colpito dalla mareggiata. Avete presente quei quadri con colori non troppo incisi, che riprendono il mare e le coste? beh preso da quell'idea ho fatto qualche scatto al mare.

Ci troviamo a Riomaggiore nelle Cinqueterre in Liguria, non poco lontano dal paese lungo costa, richiando anche qualche ondata in faccia ho scattato alcune immagini, la posizione non è delle migliori, si poteva far di meglio ma occorreva l'impermeabile. Se notate la posizione non è molto elevata, questo da la possibilità di riprendere bene l'ondulazione del mare e il mosso delle onde che si infrangono.















sabato 17 gennaio 2009

Alpi Liguri video backstage

Tornato dalle Alpi Liguri, un ritorno dopo parecchi anni in inverno, un luogo silenzioso, integro.



Il video realizzato con un comunissimo cellulare è solo un assaggio e non rende sicuramente a pieno quello che si può vivere in queste valli.



Un luogo ricco di ricordi per me, dalle origini liguri, abituato a osservare questi luoghi che raccordano il mare al cielo.
Era meraviglioso poter camminare con le ciaspole a pochi chilometri dal mare, il sole caldo durante il giorno, la neve farinosa, la mia lunga ombra proiettata sui candidi pedii, creste affilate mai viste, non nevicava cosi dal 1972 mi raccontava un anziano signore di Ormea che in queste valli ha dedicato tutta la sua vita.

Alla prossima.