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mercoledì 30 gennaio 2008

Ciaspolata in Svizzera

Cronaca di una giornata tipica da fotografo di montagna

http://oasisphotofarm.blogspot.com/2008/01/ciaspolata-in-svizzera.html

Postata nel blog di PhotoFarm www.photofarm.it

A presto
Mirko

martedì 29 gennaio 2008

Corso di Fotografia a Verano Brianza


Come ormai è consuetudine il nuovo corso per il 2008 di fotografia, 5° edizione.



Dal 22 Febbraio 2008



Corso di Fotografia naturalistica e reportage a Verano Brianza


Locandina stampabile - Cartolina

Il Corso di fotografia naturalistica di base ha come obiettivo quello di insegnare tecniche, stili e metodo per realizzare ottime immagini tenendo anche conto del dovuto rispetto per l'ambiente e gli animali. Non ultimo ci sarà l'impegno di far apprendere al partecipante il giusto approccio con la fotografia, vista come percorso, studio e non come fine o sola esibizione tecnica.

Il programma è suddiviso da 10 Lezioni teoriche e 2 pratiche
(per un totale di 30 ore di corso).Oltre alle nozioni teoriche si forniranno consigli pratici maturati dall'esperienza pluiennale e accenni sulle ultime tecnologie in uso. Ad ogni lezione viene fornita una dispensa sugli argomenti trattati dall'incontro.Il corso non include i materiali fotografici. Si potranno provare attrezzature professionali. Gli incontri si terranno 2 volte alla settimana, il martedi e il venerdi alle ore 20:45. Le lezioni pratiche il Sabato e Domenica.
Sede del corso - Verano Brianza

Programma


Introduzione alla fotografia naturalistica
Basi: La macchina fotografica
Basi: Obbiettivi / esposizione
Basi: La pellicola e i sensori digitali
Composizione e paesaggio / i filtri
Uscita pratica
Visione immagini / Uso del Flash
Uso del flash e accessori
Macrofotografia, ripresa e prove in studio.
Muoversi in ambiente e fotografia degli animali
Uscita pratica
Fotografia digitale, post produzione e fotoritocco
Serata di visione finale, tecniche di archiviazione




Prenotazioni entro 20 Febbraio 2008
Per maggiori informazioni sul corso e il costo

contattami o mail info@alpinfoto.it

Workshop in Engadina e Val Bregaglia

Pronti via!
Stiamo organizzando il prossimo workshop di fotografia naturalistica. Sarà uno dei primi eventi della scuola (http://www.photofarm.it/)


Oramai è tutto pronto, il pernottamento sarà in B&B a Chiavenna, avremo la possibilità la sera con il portatile di prearare la giornata di domenica e vedere un po di gestione dei file di immagine.




Segue info:





15 e 16 Marzo 2008





Workshop di Fotografia in Engadina e Val Bregaglia Paesaggio, fauna e macrofotografiacon Mirko Sotgiu e Christian Patrick Ricci docenti Photofarm

Locandina (PDF)
Posti disponibili 8 numero minimo partecipanti 4 Il workshop è rivolto a tutti, sia in possesso di attrezzatura digitale che pellicola. Consigliato l'uso della macchina reflex. I temi trattati saranno: Fotografia di Paesaggio, fotografia in quota, Macrofotografia, fotografia di animali1° Giorno: Ritrovo ore 10:00 Paesaggio in Val Bregaglia e EngadinaSistemazione in albergo/rifugio ore 21:00 lezione teorica propedeutica per l'uscita.
2° Giorno: Partenza ore 8:00
Si parte presto la mattina per risalire la valle su un facile tracciato per raggiungere l'appostamento.
La giornata sarà dedicata all'uso degli obbiettivi macro, flash e multi flash, composizione.
In questo periodo data la mancanza di cibo sarà facile fotografare cincie, picchi, nocciolaie e caprioli.
Per partecipare è necessario un abbigliamento idoneo all'ambiente montano, vestirsi a strati possibilmente evitare vestiti con colori vivaci. Scarponi da montagna berretto, guanti, giacca a vento. I percorsi escursionistici sono alla portata di tutti e di dislivello contenuto.
Le escursioni possono subire modifiche di destinazione e itinerario per motivi climatici e di sicurezza.Si potranno provare durante il corso attrezzature professionali, portandosi una scheda Compact flash.


Costo del workshop 190€ La quota comprende: corso e dispensa, pernottamento in Bed & Breackfast. La quota non comprende, vitto, pranzo al sacco, spostamenti e attrezzatura.
Per maggiori informazioni sul corso e il costo
contattami o mail info@alpinfoto.it - Skype: Alpinfoto


sabato 19 gennaio 2008

Nasce PhotoFarm

Dopo una lunga gestazione nasce la scuola di fotografia PhotoFarm





PhotoFarm è una scuola di fotografia un po diversa dalle solite.

Il principale motivo e missione della scuola è quella di insegnare la fotografia a partire dal pensiero fotografico e naturalistico. Mi spiego meglio.

La fotografia è tema di confronto, studio e esplorazione personale del mondo, i corsi e i workshop della scuola puntano a sviscerare il lato fotografico dei suoi partecipanti portandoli non a esibire tecniche bensì a ragionare sull'immagine che si vuole realizzare e studiare il mondo che li circonda.

http://www.photofarm.it/filosofia.htm Qualche notizia in più sulla filosofia della scuola

Ho partecipato fin dalla sua ideazione e tutt'ora credo fermamente nel lavoro che stiamo facendo. Lo staff della scuola oltre al sottoscritto è composto da

Milko Marchetti

Christian Patrick Ricci
Fabio Liverani
Vitantonio Dall'Orto

Fotografi conosciuti e di spiccata creatività nonchè bravura. Tutti professionisti con alle spalle anni di lavoro nell'ambiente editoriale.

La scuola ha un suo sito http://www.photofarm.it/ che nei prossimi giorni sarà arricchito di nuovi eventi, corsi e workshop.


Spero di incontrarvi in uno o più incontri promossi dalla scuola.
Buon Viaggio!


venerdì 11 gennaio 2008

I romantici della fotografia

Spesso mi capita di ricevere domande di questo tipo:


Meglio il digitale o la pellicola?
Perchè fotografi in pellicola?
affermazioni di questo tipo:

La pellicola è antiquata il digitale è nuovo e migliore.
La pellicola ha troppa grana



E' difficile rispondere e molte volte certe persone si offendono perchè credono voglia screditare il loro mezzo fotografico e le loro scelte.


Purtroppo nei forum spesso capitano lunghe e accese discussioni sull'argomento, io mi reputo un talebano della fotografia. Penso ancora ai vecchi maestri come Adams http://en.wikipedia.org/wiki/Ansel_Adams

all'effetto zonale, la pellicola, la stampa tradizionale.


Nel mio piccolo da quando si è aperta l'era del digitale ho cercato sempre più di non seguire il mercato ma farne uno tutto mio. Quello del fotografo che decide di testa sua e che cerca di ricreare le atmosfere e emozioni che aveva sul formato "analogico" nel digitale. Impresa non facile. Tutt'ora se fotografo in pellicola un motivo ci sarà.

Negli States c'è un certo sentore di controtendenza, la fotografia con la pellicola non è ancora morta ma segue una incredibile rimonta. Cosa assai strana nel paese degli eccessi e marketing.

Leggete questo post apparso su fotoCult di qualche mese fa: http://www.fotocult.it/editoriale/34.html


Come avrete capito sono ancor oggi fermamente schierato per la pellicola

Il digitale ha fatto il suo dirompente ingresso nel 2000/2001 io ho acquistato la prima macchina digitale una D200, nel 2007. Come mai ci ho messo cosi tanto?

Perchè l'idecisione e il prezzo da investire fino ad allora non era vantaggioso. La qualità della pellicola rimane a mio parere superiore non quanto a grana o "risoluzione", quanto ad acutanza, profondità e colore.

Pensate al vinile.

Il Vinile è un disco che se pur sporco, è inciso in modo continuo "analogico" e riprodotto come tale. Si c'è lo sporco, ma il suono è fedelmente riprodotto cosi come era anche con le sue imperfezioni.

Il CD è digitale, un campionamento di alcune parti del suono che poi viene ricostruito. Il campionamento è ad intervalli regolari ed in modo che la qualità in fase di riproduzione sia più fedele possibile all'originale.


Il fatto sta che non è un segnale continuo ma discreto.

Nel digitale succede lo stesso. Se nel mondo dell'audio (arrivato prima nell'era digitale) sono stati fatti passi da giganti nella fotografia non vedo lo stesso. Ma vedo più un'andazzo come quello dell'era informatica, vendere vendere vendere vendere prodotti che dopo un mese sono già passati.

Anche nel digitale si effettua un campionamento di un segnale che di per sè è analogico a 12bit nelle macchine migliori (oggi anche 14) ma pur sempre 14 livelli di segnale disceti. La pellicola come l'occhio umano invece registra tutte le gradazioni. Sarà rumorosa o meno definita ma il colore è sicuramente meglio riprodotto.

Inoltre c'è da dire altro:

Se ricordate la pellicola è composta da più strati ogni strato "registra" un determinato colore in modo che la somma o sottrazione rappresenti i colori della scena fotografata.


Nel digitale a parte Sigma c'è una miriade di sensori che non emulano questo ma bensi per risparmiare usano il cosiddetto filtro di Bayer. http://en.wikipedia.org/wiki/Bayer_filter


Come vedete dall'immagine i vari filtri colore e recettori sono posti tutti sullo stesso piano per ragioni di semplicità costruttiva. Se proiettate un immagine su una griglia di questo tipo ogni fotorecettore registrerà il colore corrispondente. Come noterete il risultato di tale sensore è un fotografia a griglia, dove ogni fotosito registra una sola componente e non è la somma delle tre per esempio RGB.

Per ottenere un immagine colori i software eseguono un'interpolazione e demosaicizzazione. Ovvero ricostruiscono le componenti colore mancanti nei pixel adiacenti cercando di interpolare i livelli intermedi.

Questo vuol dire che l'immagine che vado ad osservare non sarà di 12Mpix reali per esempio ma un'interpolazione di dati. In realtà il software ha realizzato da 4 pixel (due di verde e due di rosso e blu) 4 pixel in RGB.
In realtà il sensore ha registrato senza fare troppi conti qualcosa di simile ad 1/3 dell'informazione che realmente proiettava l'obiettivo.

Dal mio punto di vista quindi un sensore da 12Mpix in realtà è un sensore da 4Mpix o qualcosa di più se rapportato ad un sensore di tipo Foveon X di pari risoluzione e dimensioni.

Ora pensate invece ad un sensore di 12Mpix di tipo Foveon cosa potrebbe fare. (Forse in questo caso avremo qualcosa che assomiglia più una pellicola).
Purtroppo per ora siamo fermi e bisognerà attendere ancora un po per vedere qualcosa del genere.

Cos'è il Foveon http://www.foveon.com/article.php?a=69

Altra piccola distinzione.

Vi siete mai chiesti quanto sia grande l'unita sensibile di una pellicola o grano?
Parliamo di dimensioni inferiori al micron, tipo 0,02micron. Per le pellicola si parla di granularità RMS quindi di una misura di densità media e dimensione dei grani.

E i sensori? I sensori hanno fotositi di dimensioni fra i 5 e gli 8 micron. Dicrei che c'è una bella differenza.

Per quanto gli alogenuri siano disposi casualmente e grandi anche 10 volte tanto 0,1micron a densità variabili creano una trama talmente fitta che potrebbero riprodurre tranquillamente immagini più dettagliate di un sensore.

La più piccola unita di colore registrabile va a vantaggio della pellicola o meglio diapositiva.


Ed ecco qui perchè le diapositive hanno un'acutanza superiore al digitale. Ecco perchè a me le immagini in digitale paiono tutte impastate. Manca incisione.

Non fate i confronti con le scansioni con gli scanner da "ufficio" ma con degli scanner a tamburo professionali e noterete davvero le differenze.
Gli scanner casalinghi vi danno prestazioni spesso inferiori di una fotografia digitale.

L'immagine sembra che esca dalla foto, ha una sua tridimensionalità. Poi non parliamo della profondità colore. I 14 bit del sensore non sono in grado di riprodurre tutte quelle sfumature. Poi metteteci la demosaicizzazione e la frittata è fatta.

Credo che mi criticherete al massimo, come sempre accade. A difesa del digitale, chi vuole può scrivermi perchè quello che dico è provabile in modo scientifico.

Il digitale è comodo, facile ma non ha ancora raggiunto la maturazione del mezzo analogico (che ha più di 150 anni)


Meditate gente, meditate. Con una reflex di 20 anni fa e una Vlevia 50 si possono ancora fare foto stupende.

Poi detto, questo l'importante alla fine non è il mezzo ma la fotografia che fate. Ma visto che la macchina serve per immortalare le nostre sensazioni ed emozioni e trasmetterle agli altri è bene sapere cosa veramente ci serve e cosa veramente abbiamo fra le mani.


Ciao










domenica 6 gennaio 2008

Bayerischer Wald

Ritorno dal workshop nella Bayerischer Wald e monti Sumava



















Eccomi tornato dalla Germania, 3 giorni intensi di camminate all'interno del parco.
Per chi non lo conoscesse il parco della Bayerischer Wald si trova ad Est di Monaco di Baviera a confine con la Repubblica Ceca.


In questo parco oltre ad una ampia foreste di abete si trovano delle aree delimitate da recinti dove si possono osservare molti animali, tra i quali la Lince e il Lupo.

Migliaia di fotografi arrivano tutto l'anno in questo luogo per fotografare animali da vicino, cosa che in natura non è molto semplice.

Viste le possibilità del parco abbiamo pensato di organizzarci un corso di fotografia
http://www.alpinfoto.it/workshop_bayerischer.php che è andato piuttosto bene nonostante i pochi partecipanti.



Unico neo di tutto è che a vedere tutti quei fotografi che come hobby sono specificatamente attrezzati per stare nel parco mi è venuta una certa tristezza.


Stanno per ore in piedi con i loro 500/600mm con dei paraluce di mezzo metro, roba da far rabbrividire il mio caro 300mm f/2.8 AF-S ED. Il bello è che sembrano dei pescatori o dei cacciatori alla ricerca del trofeo facile.

La mia domanda è, ma sono mai stati in un vero ambiente? Come professionista ho bisogno spesso di fare archivio quindi talvolta sfrutto occasioni come questa. Devo dire che provo poco gusto a fotografare gli animali con questa facilità, sembrano finti. Tutt'altra soddisfazione è fotografare gli animali in libertà dopo ore se non giorni di appostamenti.






Alla fine le foto che si possono fare sono sempre le stesse, la cosa buona a mio parere di questo parco è che si possono realizzare delle immagini ravvicinate (molto ravvicinate) cosa che in natura è rarissima. Come l'immagine di lupo che ho messo in questo post.

Mi sembra eccessivo usare ottiche stratosferiche, con un 200mm si fanno immagini degne di nota, un 400mm talvolta è troppo. Ho realizzato delle immagini pure con il macro 180mm questo vi fa capire quanto si avvicinino gli animali alle altane.



La sera ci siamo buttati in un locale molto bello, anzi quasi di lusso, ovviamente abbiamo ordinato una weiss bier del posto. La sorpresa è stata una pizza buona (non la nostra ma sopra le aspettative) oltre che un prezzo che da noi copre solo i costi del coperto. (alla faccia che la Germania è cara!)



Alla prossima.

Prossimamente pubblicherò il backstage sul sito della nostra scuola http://www.photofarm.it/ e sul forum del mio sito http://www.alpifoto.it/forum









martedì 1 gennaio 2008

Buon Anno 2008

Nuovo anno, nuova idea.

Oramai sono molti gli utenti di internet che scrivono un proprio blog o meglio diario.
Un modo moderno per condividere idee, pensieri e sensazioni.
Quelle che si sentono e viviamo tutti i giorni, un modo per dare sfogo alle proprie idee e perchè queste arrivino a più persone possibili. Possono essere condivisibili oppure teatro di accese discussioni. La rete è fatta per questo.

Per chi non mi conosce:

Il mio mondo è la fotografia, quella di paesaggio, viaggio e natura di montagna.
Vivo nel clima alpino tutto l'anno, viaggio anche al di fuori delle alpi sempre alla ricerca di nuovi scorci e percorsi, possibilmente fuori dalle solite mete.
Finisco qui.. se volete saperne di più www.alpinfoto.it

Perchè il blog?

L'anno che è passato mi ha segnato, direi un anno da dimenticare per molti motivi, non li elenco sarei noioso e polemico. Di sicuro ho molto da dire e da discutere ecco perchè voglio dare sfogo a molte mie idee al di fuori del mio sito, che per ragioni di spazio non può ospitare un blog.
Non diffonderò scienza e nemmeno certezze ma semplicemente i miei pensieri, potrete rispondermi perchè credo che attraverso la condivisione delle idee si possa progredire.
I Temi che tratterò saranno sull'ambiente, natura, clima, fotografia e tutto quello che mi verrà in mente. Spero che il risultato sia costruttivo.

Ciao a tutti. Buon 2008