Un piccolo sole portatile…
In latino <
Roland Barthes (Cherbourg 1915 Parigi 1980), La camera chiara, 1980.
Testi di Mirko Sotgiu e Fabio Liverani
Il flash, o per dirla in italiano: lampeggiatore elettronico è molto utile e spesso, troppo spesso, sottovalutato… un bel lampo sapientemente dosato per schiarire le ombre sul soggetto a volte fa la differenza fra un buon controluce ed uno pessimo, e non solo, una schiaritina alle ombre con luci molto dure è d’obbligo!
I principali metodi di funzionamento dei flash sono 3, manuale, automatico e T.T.L. ( attraverso l’obbiettivo ). Fondamentale nella scelta del flash è la potenza, questa si misura in N.G. (numero guida), più il numero guida è alto, maggiore è la potenza del flash. Il N. G. è riferito ad una pellicola 100 ISO e indica il diaframma da impiegare ad 1 metro di distanza. Se il nostro flash ha un N.G. 16 con una pellicola50 ISO questo diverrà 8, e con una 200 ISO 32. Le fotocamere hanno un tempo di sincro flash, cioè non si può impiegare il flash con tutti i tempi di esposizione presenti, il sincroflash generalmente va da 1\60 di secondo fino ad 1 \ 250 di secondo delle reflex più moderne, ma non tempi più veloci, in quanto l’otturatore sarebbe più veloce del lampo e verrebbe illuminata solo parte della pellicola, o del sensore digitale. Con tempi più lenti non sussistono problemi.
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