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martedì 29 novembre 2016

La poetica heure bleue

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I francesi la chiamavano heure bleue, si tratta di quel particolare momento della giornata che accade durante il crepuscolo, ovvero prima o dopo il sorgere o il tramontare del sole. La durata della Blue hour, o in italiano ora blu è differente a seconda della stagione, latitudine, altitudine.
Si tratta di un momento magico, effimero, riproducibile con pose non troppo lunghe, dove il cielo è ancora visibile assieme alle luci di una città per esempio. Aprile e Maggio sono i due mesi migliori, alle nostre latitudini, per via della lunga durata del crepuscolo e le temperature, specie in montagna, sono miti rispetto al periodo di ottobre/novembre con cieli tersi.

I tipici soggetti fotografati durante l’ora blue sono i paesaggi delle città, ma in montagna troviamo paesaggi naturali di vette e ghiaccia, piccoli rifugi immersi nel paesaggio, silhouette di crete e vette.

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Cosa serve?

Sicuramente un treppiede dove fissare la macchina fotografica, i tempi di posa sono abbastanza lunghi da rendere proibitivo realizzare una buona immagine a mano libera non mossa. Come corpo macchina non c’è una preferenza specifica, sicuramente sensori dal basso rumore di fondo sono ideali. Come ottiche c’è l’imbarazzo della scelta, valgono le stesse scelte che fareste di giorno. Bisogna però stare attenti alla qualità della lente, la sera con i lampioni e le stelle si possono notare alcune deformazioni ai bordi (astigmatismo) tipico di alcune lenti di bassa qualità.

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Tecnica di ripresa.

Molti modelli di macchine fotografiche, specie quelle di ultima generazione, posseggono un esposimetro a bordo ancora in grado di valutare l’esposizione nonostante la poca luce della scena. Quello che consiglio è di impostare la macchina in modalità RAW ed esporre sempre in modo che le alte-luci siano al limite della dinamica del sensore. (right-exposure).
Rumore e ISO

Dato l’allungamento dei tempi di posa andiamo incontro ad un aumento del rumore digitale del sensore. Il consiglio è quello di impostare gli iso su valori bassi, esempio 100/200 iso. Nella maggior parte dei casi ad iso bassi non è necessario inserire particolari funzioni quali il Noise Reduction per pose lunghe. Se proprio si rende necessario è possibile inserire la funzione NR della camera oppure ridurre il rumore in fase di post-produzione. Il livello di rumore dipende molto dalla tecnologia del sensore e dalla qualità generale dell’elettronica della macchina fotografica.

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Bilanciamento del bianco

Dipende molto dal tipo di sorgente luminosa. Se nel nostro paesaggio non sono presenti lampioni, fari e questi non incidono nell’illuminazione di altri elementi del paesaggio si può utilizzare un bilanciamento su “Diurno” a 5500 Kelvin. Diversamente capita invece nel caso di paesaggio dove vi è una forte illuminazione artificiale. L’illuminazione di fari e lampioni può cambiare decisamente la resa cromatica del bianco portando per esempio nel caso di illuminazione stradale e delle case ad un generale “riscaldamento” dei colori nell’immagine. La tipica radiazione delle luci artificiali varia tra 3000 e 4500 Kelvin.

Difetti ottici, aberrazione cromatica e astigmatismo

Molte lenti, di bassa qualità, zoom tutto fare, sono affetti da tolleranze ottiche di costruzione che possono produrre difetti nei bordi o addirittura al centro della forma e il colore delle fonti puntiformi di luce.
Unica soluzione che può ridurre questi difetti è utilizzare le lenti non alle massime aperture di diaframma ma a valori di F per esempio di f/11



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domenica 27 novembre 2016

Cinqueterre viste da Enrico - Trekking Fotografici - Breathtaking Photography


Il Parco Nazionale delle Cinque Terre - Area Marina Protetta non è un presepe per fotografi. Lungo la costa, dentro quei cinque borghi incastrati nelle valli e chiusi dal mare ci sono elementi che li caratterizzano e che descrivono perchè oggi sono così. Enrico Casiraghi come Emilio Senesi hanno saputo, senza l'enfasi della post-produzione, senza effetti speciali, raccontare i loro giorni tra le vie, lungo gli stretti sentieri che si inerpicano tra le vigne, entrare a contatto con questo luogo. Lontani dall'ansia dello scatto "epico" a tutti i costi, hanno ritagliato per immagini e scritto, quello che hanno visto, cronologicamente o meno di questi luoghi. Questo è fotografare. Oggi pubblichiamo il racconto di Enrico http://ift.tt/2g71kB1

martedì 22 novembre 2016

Premio Meroni 2016

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Il premio Marcello Meroni ha l’obiettivo di scovare persone che per capacità, conoscenza e doti innate rappresentano esempi positivi da seguire e conoscere. Non si tratta di eroi, ne di grandi personaggi, ma di persone eccezionali nella loro quotidianeità che hanno saputo distinguersi per le loro iniziative di volontariato legate al mondo della montagna.

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Lunedì 2 dicembre a Milano presso il CineTeatro Arca n Corso XXII Marzo, 23 a Milano si terranno le premiazioni della nona edizione di questo premio. La serata sarà presentata da Marco Albino Ferrari direttore di Meridiani Montagne e presenterà tutti i vincitori, che in questa occasione avranno occasione di presentare le loro iniziative.

La IX edizione del premio intitolato alla memoria di “Marcello Meroni” è organizzato e promosso dalla Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Silvio Saglio” della Sezione SEM del CAI con il consenso e il sostegno della famiglia di Marcello e con il patrocinio della Scuola Regionale Lombarda di Alpinismo, di ARCUS dell’Università degli Studi di Milano, del Comune di Milano e del Consiglio di Municipio 1 del Comune di Milano. Alla premiazione parteciperà il Presidente Generale del Club Alpino Italiano.

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I vincitori dell’edizione 2016 sono:

  • Benigno Ben Balatti (sezione ALPINISMO)
  • Iris Gherbesi (sezione SOLIDARIETA’)
  • Elia Pegollo (sezione AMBIENTE)
  • Gruppo “SassBaloss” (sezione CULTURA)
  • Mirella Tenderini (premio SPECIALE)

Appuntamento:

LUNEDI’ 2 DICEMBRE 2016, ORE 20.30
Cineteatro ARCA in Corso XXII Marzo, 23 – Milano
ingresso libero

INFO: www.caisem.org

 

I VINCITORI DEL PREMIO MERONI 2016
BENIGNO BEN BALATTI (SEZIONE ALPINISMO)

Benigno Balatti è uno degli esponenti più rilevanti dell’alpinismo lariano, nonché accademico del Club Alpino Italiano. Ha mosso i primi passi legandosi alla corda del leggendario Giuseppe “Det” Alippi e da allora ha costruito uno straordinario curriculum alpinistico percorrendo migliaia di itinerari: alpi centrali, dolomiti, Monte Bianco (oltre 80 vie), Patagonia, Perù, Bolivia. Ciò che rende straordinario Ben non sono tanto le imprese alpinistiche, le difficoltà delle salite compiute, il numero di nuove ascensioni (20 solo sul Monte Disgrazia), ma piuttosto lo spirito indomabile e l’entusiasmo della prima volta, mai affievoliti e incentrati sul desiderio di esplorazione, di avventura che è in grado di trasmettere ai tanti giovani che da sempre coinvolge nell’andare in montagna. Benigno ha trasmesso quello stesso spirito a numerosissimi giovani che così sono stati “iniziati” ad un certo modo di andare in montagna e contagiati da quella passione incredibile per l’alpinismo e l’esplorazione fuori di casa. Valori e capacità che si sposano perfettamente con quanto si impara ai corsi CAI, dove si apprendono i “fondamentali” della pratica alpinistica, che occorre poi valorizzare al meglio quando si va in montagna a fare alpinismo.

IRIS GHERBESI (SEZIONE SOLIDARIETA’)
L’impegno di Iris Gherbesi presenta due facce, entrambe degne di encomio. In Val Masino, Iris è attualmente impegnata come gestrice del moderno e funzionale Centro della montagna promuovendo soprattutto verso i giovani le straordinarie attrattive della valle e impegnandosi nell’organizzazione di Melloblocco, il più famoso raduno di bouldering delle Alpi. In Africa, sulle rive del lago Vittoria, dedica invece ogni anno un mese della sua vita per svolgere una preziosa opera di volontariato presso il centro Karungu, gestito da religiosi, per l’assistenza a piccoli orfani sieropositivi. A Karungu, Iris si prodiga a favore della comunità e quando torna al Centro della Montagna è attiva nel divulgare il progetto organizzando con Padre Emilio numerosi viaggi e portando tanti ospiti/amici del Centro a conoscere l’Africa vera. Iris oggi spiega: “Questa esperienza mi ha cambiato la vita, ha rimesso a posto la mia scala dei valori. In entrambi i casi, è apprezzabile l’impegno con cui Iris affronta problemi gestionali, organizzativi e di umani rapporti mettendo a frutto le sue ammirevoli doti di equilibrio e generosità.

ELIA PEGOLLO (SEZIONE AMBIENTE)
Elia Pegollo ha speso una vita per la difesa delle Alpi Apuane, martoriate da una forsennata attività estrattiva; il suo ambientalismo è radicato nel territorio. Figlio di cavatore, ha vissuto direttamente la trasformazione dell’attività estrattiva che nel corso degli anni ha contratto drammaticamente i posti di lavoro dedicati, a seguito dell’introduzione di metodologie molto più redditizie, meccanizzate ed estremamente aggressive negli effetti sul territorio. Elia non si è risparmiato lottando contro le potenti multinazionali con ogni mezzo, pagando un elevato prezzo personale. Ha fortemente contribuito a far conoscere il dramma delle Apuane e a farne conoscere la bellezza e fragilità. Nel 1990 ha fondato il centro culturale “La pietra vivente” che nel tempo ha allargato la sua azione con scopi solidaristici per aiutare popolazioni dell’Africa centrale (in particolare in Congo a favore dei bimbi) e dell’America latina dove egli ha prestato la sua opera direttamente con diverse campagne nel corso degli anni per le popolazioni indigene. Il premio è anche un ringraziamento per la sua capacità di unire la forza della lotta civile con la potenza delle sue straordinarie opere fotografiche oltre che il suo impegno in campo umanitario.

GRUPPO SASSBALOSS (SEZIONE CULTURA)
Il Gruppo “SassBaloss” nasce nel 1999 ed è composto dai quattro amici Matteo Bertolotti (IA), Luca Galbiati (IA), Omar Brumana e Guglielmo Losio. Il gruppo SassBaloss, nel corso del tempo, ha portato avanti un’attività in montagna basata sull’amicizia e sulla condivisione combattendo un alpinismo “Usa e Getta” che sempre più invade il quotidiano. Dal 2003 hanno dato vita al sito web www.sassbaloss.com con lo scopo di condividere la numerosa attività in montagna. Ogni salita o gita escursionistica è relazionata con precisione e tutt’oggi il sito rappresenta un punto di riferimento per numerosi alpinisti. Le relazioni contenute sono oltre un migliaio e gli oltre 6.000.000 di accessi annuali sono la testimonianza che il loro lavoro è curato e preciso. Tutto il materiale pubblicato sul sito è disponibile gratuitamente per i visitatori. Nelle loro relazioni spesso non mancano note storiche legate all’apertura della via o all’apritore. L’andar per monti infatti offre maggiori soddisfazioni se accompagnato da una discreta preparazione. Chi come loro ritiene che la meta sia il viaggio, sa bene che questo comincia ancora prima di partire: studiando e sognando. Matteo e Luca, soci GISM, sono autori di libri di montagna e guide del settore.

MIRELLA TENDERINI (PREMIO SPECIALE)
Mirella Tenderini rappresenta un’istituzione nell’ambito della cultura della montagna. Mirella frequenta la montagna da sempre e di montagna si è sempre interessata attivamente portando l’alpinismo italiano all’estero e quello degli altri Paesi in Italia. La sua attività editoriale e la sua passione per le ricerche la portano in giro per il mondo e a contatto con alpinisti di diverse nazionalità con i quali sviluppa legami di amicizia. La casa di Mirella e Luciano Tenderini ai piedi della Grigna è sempre stata un laboratorio di idee, un rifugio aperto e frequentato da alpinisti, molti dei quali famosi. Personaggi come Bonatti e Cassin – amici da sempre – ma anche Alfonso Vinci e Kurt Diemberger sono di casa, e altri vengono dall’estero: Don Whillans e gli americani Tom Frost, Jim Bridwell, Allen Steck, John Harlin J. si incontrano con alpinisti italiani e con i giovani scrittori che Mirella guida nel difficile percorso della scrittura. Anche dopo la morte di Luciano l’azione culturale di Mirella prosegue: lucida, instancabile e coraggiosa continua a scrivere, a curare libri di alpinismo e a far conoscere l’alpinismo italiano all’estero e l’alpinismo estero in Italia.

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mercoledì 16 novembre 2016

Due “passi” nel’archivio fotografico: Le pellicole

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Il portale professionale ProntoPro mi ha intervistato qualche giorno fa #interview #photography #alps

L’intervista è disponibile qui.

 

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martedì 15 novembre 2016

Mountain Kingdom


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Molti mi hanno chiesto: "Ma non fate niente nel ponte di dicembre?". Ecco la risposta! :-) Viaggio fotografico a Sellrain - Tirolo Innsbruck - Tyrol (Austria) 5 o 4 giorni di escursioni e fotografia immersi in una delle valli più solitarie del Tirolo. #fotografia #reportage #fineart #alpi Alpinfoto / Mirko Sotgiu Vie Alte Trekking fotografici INFO SU: http://ift.tt/2fTrLub http://ift.tt/2fTrLub

domenica 6 novembre 2016

Vie Alte


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mercoledì 2 novembre 2016

Ciaspolata in Val Ferret - Rifugio Bonatti


Torna la ciaspolata al Refuge Walter-Bonatti in Val Ferret - Mont Blanc http://ift.tt/2f03Rdh