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giovedì 29 dicembre 2016

Ciaspolata fotografica: Il Balcone sul Monte Bianco


Un weekend di fronte al Monte Bianco. La bellezza del tramonto e l'alba sulla montagna più alta delle Alpi. Vi aspettiamo il 28 e 29 Gennaio 2017! http://ift.tt/2hPcUzD

giovedì 22 dicembre 2016

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Buone Feste

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Buone feste a tutti



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Esposizione fotografica in digitale: ETTR, esporre a destra


Cosa vuol dire "esporre a destra"? Ecco qua spiegato in modo semplice. http://ift.tt/2hXc182

mercoledì 21 dicembre 2016

Ciaspolata fotografica a Cheneil


Pare che stia nevicando... noi siamo pronti per la prima escursione dell'anno a Cheneil! http://ift.tt/2fTXjRB

martedì 20 dicembre 2016

Madesimo Freeride Festival 2017

madesimo_freeride_festival

Torna dopo il successo delle passate edizioni il Madesimo Freeride Festival, l’unico evento italiano dedicato interamente al mondo dello sci fuoripista (freeride).

madesimo_freeride_festival

La IV° edizione del festival si terrà dal 24 al 26 Marzo 2017, quest’anno con una novità: i Freeride Awards. Un riconoscimento che premierà gli atleti che si sono distinti per le gesta atletiche, gli organizzatori di eventi e chi si è distinto per la comunicazione dei valori e della cultura dell'”Andare in montagna”. Dieci le categorie in gara: – Male\Female Freeride of the year, Best Freeride Performance, Best Freeride Event, Best Freeride Photographer, Best Freeride Coach, Best Freeride Location, Best Safety Act, Best Sport Project- per le quali è possibile mandare la propria autocandidatura o segnalare le realtà meritevoli di entrare in gara. Nelle prossime settimane verranno resi pubblici nella pagina ufficiale i criteri di votazione.

madesimo-freeride-festival

Il Madesimo Freeride Festival è un mondo tutto particolare, dove colori, genti, modi di vivere la montagna si intrecciano. Al festival possono partecipare tutti gli appassionati di sport invernali, con sci, snowboard, telemark, non importa l’attrezzatura, ma la compagnia e la sintonia con la natura circostante.
Anche per il 2017 sono previste molte attività come l’offerta di provare i materiali tecnici messi a disposizione delle aziende che espongono al Test Village. Le guide alpine organizzeranno attività volte ad imparare l’uso dell’attrezzatura e degli strumenti di auto-soccorso.

Ecco i pacchetti speciali per prendere parte alla manifestazione.

Pacchetto partecipazione 1 giorno € 40
1 giornaliero + 1 goody bag + voucher sconti + accredito ai test esclusivi + 1 corso o clinic base
Pacchetto partecipazione 2 giorni € 70
2 giorni di Skipass + 1 goody bag + voucher sconti + accredito dei test esclusivi + 1 corso o clinic base

Pacchetto partecipazione 3 giorni € 90
3 giorni di Skipass + 1 goody bag + voucher sconti + acredito dei test esclusivi + 2 corsi o clinic base

Pacchetto partecipazione locals € 25
Opzioni per coloro che possiedono lo stagionale 1 goody bag + voucher sconti + accredito ai test

INFO su: http://ift.tt/2hQYyi1

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Esposizione fotografica in digitale: ETTR, esporre a destra

grandjorasses_arpy_tramonto_dsc6778_web

Un fotografo, invitato a cena da un amico, ebbe l’occasione di mostrare alcune sue fotografie alla padrona di casa che, estasiata, alla fine esclamò: “Davvero bellissime! Lei deve avere un’ottima macchina fotografica…” 

Conclusa la serata, il fotografo si rivolse alla signora e le disse: “Grazie signora, era tutto squisito! Lei deve avere delle ottime pentole…” 

 

Esposizione in digitale, chiariamo un po di concetti.

Recentemente ho ricevuto molte email che chiedevano consigli sull’esposizione a destra. Molti di voi hanno richiesto se sia corretto o meno seguire questa tecnica. Inoltre, altri, ascoltando consigli decisamente fuorvianti, hanno realizzato immagini eccessivamente sovraesposte, “Tanto c’è il recupero alte luci”.
Con questo articolo vediamo di fare un po di chiarezza sull’argomento una volta per tutte.

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Cosa vuol dire esporre a destra?

Sfatiamo subito una cosa, l’esposizione a destra (ETTR) non è una tecnica di post-produzione e non si effettua successivamente allo scatto. L’esposizione a destra è una tecnica appunto di esposizione che si effettua in fase di ripresa.
Tutte le macchine fotografiche reflex, mirrorless, ma anche le compatte, offrono due utili strumenti di valutazione della qualità di un’immagine appena scattata, si tratta dell’istogramma e dell’avviso “alte luci”
L’istogramma è un grafico statistico che fornisce informazioni su come sono distribuiti al variare della luminosità i pixel di una foto. In poche parole in questo grafico, partendo di sinistra, sono ordinati i pixel più scuri (ombre) fino ai più chiari (alte luci) a destra.
L’istogramma è un grafico che dice come sono distribuiti i pixel di una foto al variare della luminosità. In altre parole, l’istogramma riordina i pixel di un’immagine dai più scuri (a sinistra), che corrispondono alle zone d’ombra, ai più chiari (a destra), che corrispondono alle zone di maggiore luce. Ogni linea verticale del grafico indica quanti pixel dell’immagine hanno un determinato valore di luminosità: più è alta, maggiore il numero di pixel corrispondente a quel livello di luminosità. Un’immagine sottoesposta porterà l’istogramma tendenzialmente a disporsi a sinistra, al contrario, in sovraesposizione avremo un istogramma distribuito a destra.

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screenshot-2016-12-20-20-54-27_web

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Quindi dire “esporre a destra” significa esporre una fotografia per ottenere un istogramma distribuito verso destra, in poche parole, una fotografia tendenzialmente sovraesposta.
L’esposizione corretta, che non è detto essere quella che suggerisce l’esposimetro, fa assumere all’istogramma una forma a campana mediata sul centro. Lo scopo di esporre a destra è quello di portare il più possibile la distribuzione dell’istogramma fino a limite destro del grafico.

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esposizioneadestra

Sopra: immagine esposta correttamente a destra

Sotto: immagine esposta come suggerito dall’esposimetro (sottoesposta)

esposizione_errore_low

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Perché esporre a destra?

Prima di tutto occorre dire che l’esposizione a destra è una tecnica che si utilizza quando si registrano le immagini in formato RAW. In altri formati “finiti” come il jpeg e tiff il margine di manovra in post-produzione sarebbe decisamente limitato se non errato.

Si tratta di un problema fisico ed elettronico, ovvero il rumore termico. Tutti i sensori digitali, anche i più costosi sono affetti da rumore è impossibile che non esista. Il rumore di un’immagine digitale è facilmente visibile nelle ombre. In un’immagine molto scura, scattata a ISO alti (prendiamo per esempio 6400 ISO) sarà facile individuare nelle parti scure della fotografia pixel di luminosità e colori diversi, distribuiti in modo casuale. Il risultato finale è un’immagine che perde di definizione, che nei casi peggiori risulta cosparsa di puntini di diverso colore. Si può notare che, nonostante gli ISO molto alti, nelle zone in luce, questo rumore non è più percettibile, scompare. Dove c’è molta luce, il rapporto tra il segnale del rumore e quello della luce rilevata è talmente elevato che il primo viene “coperto” totalmente.

Senza entrare nello specifico, possiamo dire che, guardando l’istogramma, il rapporto segnale (luce) e rumore diminuisce portandoci verso destra del grafico. Ecco un motivo per cercare di esporre il più a destra possibile l’istogramma. Se esponiamo un’immagine al centro dell’istogramma o peggio sotto-esponiamo un’immagine avremo una fotografia che nelle ombre presenterà più rumore.

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esposizione_errore

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Un esempio di immagine sottoesposta, difficile da recuperare la qualità delle ombre se non con software appositi di riduzione rumore. Questi software non sono la soluzione migliore quando era possibile realizzare l’immagine già esposta a destra. Inoltre si nota già dall’istogramma (seghettato) come siano andati persi molti toni, segno che i dettagli, manipolando le curve di colore, sono andati persi.

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Attenzione a non superare la soglia di saturazione

Verrebbe da dire, che non ci sono limiti di esposizione. Questo non è vero, ogni sensore ha una capacità massima di rilevazione della luce oltre la quale non è più in grado di riprodurre i dettagli anche nelle alte luci. In questo caso si parla di saturazione, ovvero un limite oltre il quale il sensore registra solo pixel completamente bianchi.
Nelle macchine digitali troviamo la funzione “avviso alte luci”. Se attivata ci avvisa, con un lampeggio, a schermo in quale area dell’immagine abbiamo superato la soglia di saturazione.
Ho sentito parlare spesso che è possibile superare l’avviso alte luci. Questo è vero, ma dipende da modello a modello di macchina fotografica. Spesso l’avviso alte luci è impostato per iniziare a segnalare la saturazione in sua prossimità. Per mia esperienza tendo a portare l’esposizione al limite senza superarlo a meno non mi trovo in condizioni di altissimo contrasto (controluce, neve etc etc). In questi casi supero leggermente la soglia, limitandomi ad avere davvero pochissimi pixel segnalati. (e solo nel punto di chiaro dell’immagine).
Vi ricordo che l’avviso alte luci effettivamente segnala la saturazione, quindi possiamo accettare qualche pixel sovra saturo, ma bisogna evitare che vi siano ampie aree dell’immagine in queste condizioni. Dove ho alte luci che superano la soglia è impossibile recuperare altre informazioni. Il risultato in post-produzione saranno pixel di tonalità grigio.

ettr_granparadiso_esposizione_web

Alcuni esempi
Qui sopra abbiamo un’immagine del Gran Paradiso nell’ora blu. La prima immagine è correttamente esposta a destra e successivamente stata sottoesposta e lavorata in post-produzione. La seconda immagine a destra ha subito la stessa post-produzione a differenza che l’esposizione è stata portata al livello corretto, quindi è stata aumentata.

ettr_comparison

Già in dimensione ridotta si nota qualche differenza di qualità, sopratutto nel cielo e le ombre. Se andiamo ad ingrandire al 100% vediamo come le ombre dell’immagine sottoesposta siano decisamente ricche di rumore digitale. La differenza di esposizione tra l’immagine di sinistra e quella di destra è di 4 stop. In pratica sovraesponendo, ovvero portando a destra l’istogramma ho guadagnato 4 stop di esposizione per le ombre riuscendo ad ottenere un’immagine delle stesse molto dettagliata.

Esempio: Immagine sovraesposta.
Come dicevamo, se supero la soglia di saturazione, la macchina mi avvisa con “avviso alte luci”. Importando il file RAW in Camera Raw di Adobe posso vedere dove l’immagine è bruciata. Un tentativo che vedo spesso fare e “insegnare” è quello di recuperare le alte luci con “highlights”. Qui sotto un esempio di cosa accade (Ingrandimento 75%). Potete notare che nessuna alta luce è stata recuperata. Dove il software indicava “bruciato” tale è rimasto ma solo un po sottoesposto. Il risultato è un cielo con gli stessi dettagli precedenti, non ho guadagnato in qualità dell’immagine. Solo alcune zone ai bordi dell’area rossa, in cui erano presenti ancora dettagli al limite della saturazione sono diventate visibili.

correzione_alte_luci

 

Spero di esservi stato utile.

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Workshop di fotografia aerea in mongolfiera


Novità: Fotografia aerea in #Mongolfiera con Enzo Massa Micon - Alteluci 8 Gennaio 2017. Posti disponibili limitati Mongolfiere.it http://ift.tt/2i5TGbL http://ift.tt/2i5TGbL

Ciaspolata fotografica a Cheneil


Super #Powder! Nuova neve a occidente in queste ore proprio dove andremo a Gennaio. Vi aspettiamo quindi al Cheneil per la ciaspolata del 14 Gennaio http://ift.tt/2fTXjRB La ciaspolata e notturna al Rifugio Bonatti del 28 Gennaio! http://ift.tt/2hPcUzD (Per il 28 Gennaio posti in esaurimento!) http://ift.tt/2hDmnMf

sabato 17 dicembre 2016

Ciaspolata fotografica a Cheneil


Per fotografare non servono metri di neve. A Cheneil, Valtournenche la neve comunque è presente. Basta poco per imbiancare le montagne della Valle D'Aosta. In Valtournenche dove siamo stati pochi giorni fa, sopra 2000m metri, nonostante la stagione avara di precipitazioni la neve è presente. Quindi l'uscita di fotografica in ciaspole o meno in Cheneil è confermata :-) http://ift.tt/2fTXjRB Vi aspettiamo. Cervinia Valtournenche http://ift.tt/2fTXjRB

giovedì 15 dicembre 2016

Trekking Fotografici - Breathtaking Photography


E' iniziata la migrazione verso il nuovo sito di Trekking fotografici Nuovo logo e nuova homepage. Nelle prossime settimane arriveranno anche le iniziative da primavera ad autunno 2017. #Staytuned #trekkingfotografici Alpinfoto / Mirko Sotgiu Alberto Bregani Enzo Massa Micon http://ift.tt/2eCdBfP

venerdì 9 dicembre 2016


Tramonto sulle "Dolomiti" di Stubai http://ift.tt/2ht4H2H

lunedì 5 dicembre 2016

Regala un'esperienza in Montagna - Trekking Fotografici - Breathtaking Photography


Vuoi fare un regalo a chi vuoi bene ed è appassionato di montagna e fotografia? Qui i nostri buoni regalo che permettono di scegliere durante l'anno qualsiasi attività di quelle in programma! http://ift.tt/2gsMAtr

sabato 3 dicembre 2016

Ciaspolata fotografica a Cheneil


Iniziamo la stagione con Cheneil, Valtournenche :-) http://ift.tt/2fTXjRB

martedì 29 novembre 2016

La poetica heure bleue

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I francesi la chiamavano heure bleue, si tratta di quel particolare momento della giornata che accade durante il crepuscolo, ovvero prima o dopo il sorgere o il tramontare del sole. La durata della Blue hour, o in italiano ora blu è differente a seconda della stagione, latitudine, altitudine.
Si tratta di un momento magico, effimero, riproducibile con pose non troppo lunghe, dove il cielo è ancora visibile assieme alle luci di una città per esempio. Aprile e Maggio sono i due mesi migliori, alle nostre latitudini, per via della lunga durata del crepuscolo e le temperature, specie in montagna, sono miti rispetto al periodo di ottobre/novembre con cieli tersi.

I tipici soggetti fotografati durante l’ora blue sono i paesaggi delle città, ma in montagna troviamo paesaggi naturali di vette e ghiaccia, piccoli rifugi immersi nel paesaggio, silhouette di crete e vette.

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Cosa serve?

Sicuramente un treppiede dove fissare la macchina fotografica, i tempi di posa sono abbastanza lunghi da rendere proibitivo realizzare una buona immagine a mano libera non mossa. Come corpo macchina non c’è una preferenza specifica, sicuramente sensori dal basso rumore di fondo sono ideali. Come ottiche c’è l’imbarazzo della scelta, valgono le stesse scelte che fareste di giorno. Bisogna però stare attenti alla qualità della lente, la sera con i lampioni e le stelle si possono notare alcune deformazioni ai bordi (astigmatismo) tipico di alcune lenti di bassa qualità.

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Tecnica di ripresa.

Molti modelli di macchine fotografiche, specie quelle di ultima generazione, posseggono un esposimetro a bordo ancora in grado di valutare l’esposizione nonostante la poca luce della scena. Quello che consiglio è di impostare la macchina in modalità RAW ed esporre sempre in modo che le alte-luci siano al limite della dinamica del sensore. (right-exposure).
Rumore e ISO

Dato l’allungamento dei tempi di posa andiamo incontro ad un aumento del rumore digitale del sensore. Il consiglio è quello di impostare gli iso su valori bassi, esempio 100/200 iso. Nella maggior parte dei casi ad iso bassi non è necessario inserire particolari funzioni quali il Noise Reduction per pose lunghe. Se proprio si rende necessario è possibile inserire la funzione NR della camera oppure ridurre il rumore in fase di post-produzione. Il livello di rumore dipende molto dalla tecnologia del sensore e dalla qualità generale dell’elettronica della macchina fotografica.

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Bilanciamento del bianco

Dipende molto dal tipo di sorgente luminosa. Se nel nostro paesaggio non sono presenti lampioni, fari e questi non incidono nell’illuminazione di altri elementi del paesaggio si può utilizzare un bilanciamento su “Diurno” a 5500 Kelvin. Diversamente capita invece nel caso di paesaggio dove vi è una forte illuminazione artificiale. L’illuminazione di fari e lampioni può cambiare decisamente la resa cromatica del bianco portando per esempio nel caso di illuminazione stradale e delle case ad un generale “riscaldamento” dei colori nell’immagine. La tipica radiazione delle luci artificiali varia tra 3000 e 4500 Kelvin.

Difetti ottici, aberrazione cromatica e astigmatismo

Molte lenti, di bassa qualità, zoom tutto fare, sono affetti da tolleranze ottiche di costruzione che possono produrre difetti nei bordi o addirittura al centro della forma e il colore delle fonti puntiformi di luce.
Unica soluzione che può ridurre questi difetti è utilizzare le lenti non alle massime aperture di diaframma ma a valori di F per esempio di f/11



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