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martedì 26 agosto 2008
domenica 10 agosto 2008
Backstage del corso di fotografia in Val Formazza
Ecco come di consueto qualche immagine dal backstage del Corso di Fotografia in Val Formazza.
Un bel paesaggio alpino, durante una fase di ripresa. La prospettiva da questo punto sulle cascate del Toce è notevole.
Ecco uno dei miei clienti più intrepidi con i piedi a bagno
Sempre alla ricerca degli angoli più difficili, qui in mezzo alla strada
Un dettaglio della cascata del Toce nel massimo della sua portata
Gli orridi di Uriezzo, qui le marmitte alla fine della forra.
Sempre negli orridi, provando il fill-flash cercando prospettive particolari con il fish-eye e grandangoli.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti!
Un bel paesaggio alpino, durante una fase di ripresa. La prospettiva da questo punto sulle cascate del Toce è notevole.
Ecco uno dei miei clienti più intrepidi con i piedi a bagno
Sempre alla ricerca degli angoli più difficili, qui in mezzo alla strada
Un dettaglio della cascata del Toce nel massimo della sua portata
Gli orridi di Uriezzo, qui le marmitte alla fine della forra.
Sempre negli orridi, provando il fill-flash cercando prospettive particolari con il fish-eye e grandangoli.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti!
venerdì 8 agosto 2008
Frozen in Time: Mountain Photographs by Vittorio Sella"
Mostra di Vittorio Sella a Londra
Vi segnalo questa mostra, sul fotografo Vittorio Sella l'antesignano di tutti i fotografi di montagna. Per me grande fonte di ispirazione nella realizzazione delle mie immagini. (che sottilineo tutt'ora molte fatte ancora in pellicola)
Le immagini del grande alpinista-fotografo sono visibili alla mostra "Frozen in Time: Mountain Photographs by Vittorio Sella" è alla Estorick Collection di Londra fino al 14 settembre 2008
Nonostante il brutto periodo per la cultura italiana ci sono artisti che riescono ancora oggi a portare il nome di questo paese fuori dai confini.
Fotografie come questa erano realizzate da Vittorio con grande fatica. Ancora oggi un buon fotografo di montagna è anche un alpinista, solo cosi può avvicinarsi al meglio ai soggetti che vuole ritrarre. Anche Ansel Adams riconobbe la grande maestria di Sella, lo sforzo che impiegò per la realizzazione di molte immagini di spedizioni. Si rimane stupiti di come le sue fotografie siano semplici, pulite, calme e descrittive. Nonostante siano passati più di 100 anni le immagini di Sella ancora oggi hanno molto da raccontare.
Mi vengono ancora brividi, qualche mese fa ebbi la fortuna di conoscere Lodovico Sella uno dei parenti del grande Fotografo che mi portò a visitare quelli che per Vittorio, erano gli abituali luoghi di lavoro. Io che nel mio piccolo sono un fotografo di montagna, ero in adorazione davanti alle immagini che vedevo. Toccare con mano gli strumenti di Sella, le sue macchine fotografiche, le lastre, era come viaggiare in quegli anni di fine ottocento, dei pionieri della fotografia e delle prime spedizioni alpinistiche. Ascoltare i racconti di Lodovico era come prendere parte ad una memoria artistica, fotografica e alpinistica che non dovrà mai scomparire, anzi dovrebbe far parte di ogni fotografo di montagna.
In un mondo dove tradizioni, sensibilità artistica e cultura sono sempre più in difficoltà, dove tutto diventa sempre più omogeneo, è meraviglioso poter ancora assaporare quello che i maestri hanno saputo cogliere. Se fosse possibile mi porterei ancora le lastre 30x40cm e la pesante, e ingombrante Dallmeyer (come quella che usava Vittorio Sella) e proverei a scattare delle immagini in alta montagna. Altro che digitale!
Le immagini del grande alpinista-fotografo sono visibili alla mostra "Frozen in Time: Mountain Photographs by Vittorio Sella" è alla Estorick Collection di Londra fino al 14 settembre 2008
Nonostante il brutto periodo per la cultura italiana ci sono artisti che riescono ancora oggi a portare il nome di questo paese fuori dai confini.
Fotografie come questa erano realizzate da Vittorio con grande fatica. Ancora oggi un buon fotografo di montagna è anche un alpinista, solo cosi può avvicinarsi al meglio ai soggetti che vuole ritrarre. Anche Ansel Adams riconobbe la grande maestria di Sella, lo sforzo che impiegò per la realizzazione di molte immagini di spedizioni. Si rimane stupiti di come le sue fotografie siano semplici, pulite, calme e descrittive. Nonostante siano passati più di 100 anni le immagini di Sella ancora oggi hanno molto da raccontare.
Mi vengono ancora brividi, qualche mese fa ebbi la fortuna di conoscere Lodovico Sella uno dei parenti del grande Fotografo che mi portò a visitare quelli che per Vittorio, erano gli abituali luoghi di lavoro. Io che nel mio piccolo sono un fotografo di montagna, ero in adorazione davanti alle immagini che vedevo. Toccare con mano gli strumenti di Sella, le sue macchine fotografiche, le lastre, era come viaggiare in quegli anni di fine ottocento, dei pionieri della fotografia e delle prime spedizioni alpinistiche. Ascoltare i racconti di Lodovico era come prendere parte ad una memoria artistica, fotografica e alpinistica che non dovrà mai scomparire, anzi dovrebbe far parte di ogni fotografo di montagna.
In un mondo dove tradizioni, sensibilità artistica e cultura sono sempre più in difficoltà, dove tutto diventa sempre più omogeneo, è meraviglioso poter ancora assaporare quello che i maestri hanno saputo cogliere. Se fosse possibile mi porterei ancora le lastre 30x40cm e la pesante, e ingombrante Dallmeyer (come quella che usava Vittorio Sella) e proverei a scattare delle immagini in alta montagna. Altro che digitale!
Per chi si trovasse in queste settimane a Londra:
"Frozen in Time: Mountain Photographs by Vittorio Sella"
Estorick Collection fino al 14 settembre:
39a Canonbury Square, 0044 (0)20 7704 9522 , http://www.estorickcollection.com/.
All images © Fondazione Sella 2008
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